TRATTAMENTO DELLE ACQUE DI CANTIERE

Gestione delle acque di cantiere

L’attuazione di misure di protezione delle acque è necessaria per limitare i danni alle acque superficiali e sotterranee, nonché alle infrastrutture pubbliche (collettori, stazioni di pompaggio, impianti di trattamento).

Secondo la norma SIA 431 e la direttiva cantonale DCPE 872, i principi di trattamento e di evacuazione delle acque, compresa la messa in sicurezza di liquidi inquinanti, si applicano a tutti i cantieri di costruzione di ingegneria civile. Essi devono essere integrati in ogni progetto, dalla concezione alla realizzazione.

Opere strutturali

Durante le fasi di demolizione, terrazzamento, lavori speciali e di costruzione, le acque di lavaggio delle installazioni e il percolato (pioggia) del cantiere sono generalmente cariche di materie in sospensione.
Quelle che sono a contatto con cemento, malta e calcestruzzo fresco o frantumato diventano alcaline (pH superiore a 9). Esse contengono anche sostanze disciolte (adiuvanti) e metalli tossici in concentrazioni variabili.

Inoltre, il funzionamento di veicoli, macchine ed attrezzature di cantiere può causare l’inquinamento delle acque da idrocarburi.
Prima dello scarico, quetse acque inquinate devono essere trattate mediante decantazione, separazione degli idrocarburi e neutralizzazione (pH ideale = 7,5).

Il percolato raccolto durante le intemperie deve essere scaricato, dopo il trattamento, in un collettore di acque bianche al fine di non sovraccaricare inutilmente i depuratori (STEP).

È indispensabile che il committente e la direzione dei lavori organizzino il trattamento automatico e l’evacuazione di tali acque inquinate, fin dall’inizio dei lavori.

In base alla qualità delle acque da evacuare, alle infrastrutture disponibili e alla sensibilità dell’ambiente ricevente naturale, è essenziale un ulteriore trattamento mediante flocculazione/decantazione al fine di rispettare i valori limite dell’Ordinanza sulla protezione delle acque (OPAc).

Autorizzazione di scarico o autocontrollo (opere strutturali)

Dal 2006, l’azienda, con sede nel Canton Vaud, che mette sistematicamente in opera un concetto di gestione delle acque di cantiere depositato presso la Direzione generale dell’ambiente (DGA) e ha dimostrato la sua esperienza nella protezione delle acque, beneficia di un’autorizzazione cantonale di scarico. L’elenco delle società che beneficiano di tale autorizzazione è disponibile sul sito internet della DGA.

Lavori di finitura

Le acque sporche prodotte dai vari lavori di finitura provengono principalmente dalla pulizia di installazioni, contenitori e utensili.

Ciascun prodotto contenente solvente deve essere completamente recuperato e smaltito come rifiuto speciale in un centro autorizzato.

Per i prodotti ad acqua (idrosolubili), la qualità delle acque inquinate dipende dalla composizione dei prodotti utilizzati (rigorosamente senza solvente), specialmente nelle attività di intonacatura, pittura, impermeabilizzazione, rivestimento dei pavimenti e piastrellatura.

Le acque di lavaggio sono inquinate principalmente da sostanze disciolte (microinquinanti, materie organiche, ecc) e materiali in sospensione/dispersione. Esse possono essere gestite centralmente (trattamento delle acque messo a disposizione dalla direzione dei lavori per tutte le imprese coinvolte nei lavori di finitura) o individualmente da ciascuna impresa, a seconda del grado di ecotossicità. A questo proposito, è indispensabile fare riferimento alle indicazioni della scheda di sicurezza del prodotto (MSDS), disponibile presso il fornitore.

 

Post-trattamento

I liquidi inquinanti (oli vari e additivi per calcestruzzo) devono essere conservati a riparo dalle intemperie, all’interno di una bacinella a tenuta stagna (Ecoplast per esempio) con una profondità di 10 cm (per lo stoccaggio di contenitori inferiori a 450 l) e atto a raccogliere almeno il volume del contenitore più grande (per lo stoccaggio dei contenitori con telaio).

Le zone "S" sono porzioni di territorio delimitate per assicurare la protezione di utenze di interesse comune, che alimentano i Comuni di acqua potabile.

È richiesta l’autorizzazione preventiva della DGA per qualsiasi cantiere previsto in zona "S". Sono applicabili misure speciali per i lavori che vengono eseguiti, soprattutto per quanto riguarda lo stoccaggio dei liquidi inquinanti e l’evacuazione delle acque inquinate. È vietata l’infiltrazione delle acque di cantiere.

Ogni azienda vodese che utilizzi un impianto di trattamento delle sue acque inquinate da flocculazione/filtrazione può ottenere una dichiarazione di conformità dalla Direzione generale dell’ambiente (DGA) per un periodo di cinque anni (rinnovabili). Dopo il controllo dei locali aziendali e l’analisi delle acque trattate, la dichiarazione di conformità comporta il recupero delle acque inquinate prodotte dall’azienda sui suoi cantierii affinché siano trattate nei suoi locali.

Dopo il trattamento mediante flocculazione/filtrazione (sul cantiere o in officina), queste acque devono essere scaricate in un collettore di acque sporche collegato a un impianto di depurazione (Carrofiltre© - Filtro per gesso).

Pretrattamento delle acque residue di cantiere - Carrofloc©

Dal 1997, la norma SIA 431 impone il trattamento delle acque sporche dei cantieri. Lo stesso vale per le acque di lavaggio delle betoniere che, dopo una decantazione primaria, devono essere trattate prima dell’immissione nella canalizzazione di acque nere o acque bianche.
Per soddisfare queste direttive, Canplast ha sviluppato Carrofloc©. Questo apparecchio di trattamento tramite flocculazione, abbinato a un trattamento tramite C02, è economico, maneggevole e poco ingombrante.

Carrofloc© soddisfa i requisiti dell’ASPEE in caso di scarico nei collettori di acque nere o acque bianche, ed è conforme alle esigenze della direttiva DCPE 872.

Descrizione

Carrofloc© si compone di una vasca superiore di una capacità di circa 600 litri, di un agitatore, di un rubinetto di svuotamento, di un sacco filtrante e di un’uscita di scarico.
È dotato di un kit CO2 completo, contenente un attacco per una bombola di gas di 30 kg, una valvola e un flessibile di 6 mm.
È realizzato completamente in polietilene ad alta densità, il che assicura un’eccellente resistenza alla corrosione e agli urti, oltre alla sua leggerezza.

Il suo funzionamento è molto semplice e richiede una minima manodopera.

Dimensioni: Ø 1'200 mm - Altezza: 1'750 millimetri - Peso: circa 190 kg.

Tempo di trattamento: circa 15 min. per ciclo di 600 litri.

1. Riempire la vasca superiore con acqua da trattare fino al livello indicato (circa 600 litri/ciclo)
2. Mettere una dose di flocculante in polvere nella vasca (100gr./100 litri) e accendere l’agitatore.
3. Quando si sono formati i fiocchi, aprire la valvola della bombola di gas a 1,5 bar e lasciar agire il CO2 per circa 4-5 minuti.
4. Una volta raggiunto il pH desiderato (controllo effettuato mediante cartine tornasole), aprire il rubinetto di svuotamento situato sotto la vasca, lasciando così passare l’acqua attraverso il sacco filtrante.
5. Scaricare l’acqua trattata nella canalizzazione delle acque bianche o nere.
6. Procedere alla sostituzione del sacco quando non filtra più ed è pieno.

 

Risultati delle analisi effettuate in cantiere

Trattamento con flocculante e gas CO2

Elementi
Unità
Prima del trattamento
Dopo il trattamento
Cantiere n. 1
Materiali in sospensione
Mg/l
179 3.3
pH
12.1
7.2
Cantiere n. 2
Materiali in sospensione
Mg/l
1386
15
pH
11.9
7.0

 

Prezzo di vendita di Carrofloc©: CHF 5'480.-  (IVA e bombola di gas escluse)

Il nostro prezzo include:

  • Consegna franco cantiere
  • Test e messa in servizio di Carrofloc©
  • Istruzione e formazione della persona responsabile per l’uso di Carrofloc©
  • Controllo e verifica periodica del buon funzionamento di Carrofloc©.

Costo approssimativo per 1 m3 di liquame da trattare: circa CHF 4,20

fornitore di bombole di gas CO2: Carbagas Losanna (Tel: (+41) 021 621 11 36): bottiglia tipo 40 litri "CO2 tecnico".

Pretrattamento delle acque residue di cantiere - Carrogaz©

Dal 1997, la norma SIA 431 impone il trattamento delle acque sporche dei cantieri. Lo stesso vale per le acque di lavaggio delle betoniere che, dopo una decantazione primaria, devono essere trattate prima dell’immissione nella canalizzazione di acque nere o acque bianche. Per soddisfare queste direttive, Canplast ha sviluppato Carrogaz©. Questo apparecchio di trattamento regola tramite emissione di gas CO il pH dell’acqua da trattare. Carrogaz© soddisfa i requisiti dell'ASPEE in caso di scarico nei collettori di acque nere o acque bianche.

Descrizione

Carrogaz© ha una capacità di trattamento di circa 1.500 litri.
È dotato di un kit CO2 completo, contenente un attacco per una bombola di gas di 40 kg, una valvola e un flessibile di 6 mm, un’uscita con valvola manuale per l’acqua trattata ed un’uscita inferiore per l’eliminazione di eventuali residui.

È realizzato completamente in polietilene ad alta densità, il che assicura un’eccellente resistenza alla corrosione e agli urti, oltre alla sua leggerezza. Il suo funzionamento è molto semplice e richiede una minima manodopera.

Dimensioni: Ø 1'500 mm - Altezza: 1'200 millimetri - Peso: circa 190 kg.

Tempo di trattamento: circa 30-40 min. per ciclo di 1.500 litri.

1. Riempire Carrogaz© con acqua da trattare fino al livello indicato (circa. 1.500 litri/ciclo).

2. Aprire la valvola della bombola del gas a 1,5 bar e lasciare agire il CO2 per circa 30-40 minuti.

3. Una volta raggiunto il pH desiderato (controllo effettuato mediante cartine tornasole), aprire il rubinetto di svuotamento n. 1 situato sotto la vasca, consentendo così all’acqua di defluire per gravità o per infiltrazione direttamente nella rete esistente.

 

Prezzo di vendita di Carrogaz©: CHF 5.650  (IVA e bombola di gas escluse)

Il nostro prezzo include:

  • Consegna franco cantiere
  • Test e messa in servizio di Carrogaz©
  • Istruzione e formazione della persona responsabile per l’uso di Carrogaz©

Fornitore di bombole di gas CO2: Carbagas Losanna (Tel: (+41) 021 621 11 36): bottiglia tipo 40 litri "CO2 tecnico".

TORNA SU